IC MANFREDINI PONTINIA

Rapporto di Autovalutazione 2022-2025

Istituto Comprensivo Manfredini - Rapporto di Autovalutazione triennio 2022/2025

CONTESTO

1.1 Popolazione scolastica

Opportunità:

La popolazione scolastica dell’Istituto è costituita da 940 allievi distribuiti in tre plessi della Scuola dell’Infanzia, due della Primaria e uno della Secondaria di primo grado. Si tratta di numeri che consentono di creare gruppi-classe mai troppo numerosi, definiti considerando le caratteristiche degli alunni al fine di garantire a ciascuno di essi le condizioni migliori per affrontare il percorso di apprendimento valorizzando i diversi talenti di cui dispongono. La quota di studenti con famiglie svantaggiate risulta pari a 0 per le classi della Scuola primaria e Secondaria di primo grado coinvolte nelle rilevazioni nazionali INVALSI. La lettura del dato in sé non può che rappresentare un punto a favore; l'analisi dello stesso impone, però, il beneficio del dubbio: esso deriva, infatti, da quanto i genitori hanno dichiarato attraverso la compilazione delle informazioni di contesto alla segreteria in fase di iscrizione alle prove e, pertanto, non può essere verificato in modo oggettivo.

Vincoli:

Lo status socio economico e culturale delle famiglie dei discenti si caratterizza per un’evidente disomogeneità: se per la Scuola Primaria l’indice ESCS mediano è al livello medio-alto, per la Scuola Secondaria di primo grado il medesimo indicatore corrisponde alla voce basso. La riflessione sui dati – che scaturiscono in parte dalle informazioni fornite dagli studenti rispondendo alle domande del questionario somministrato da INVALSI al termine delle prove di italiano e matematica ai gradi 5 e 8 – suggerisce di considerare la composizione della popolazione studentesca come piuttosto eterogenea (ciò emerge anche dalla significativa percentuale di variabilità ESCS dentro le classi). Indicativi, in tal senso, sono inoltre i numeri relativi agli allievi con cittadinanza non italiana che risultano tendenzialmente superiori a quelli dei territori di riferimento (provincia, regione, nazione). Nella realtà dell'Istituto è rilevante la presenza di alunni provenienti soprattutto dall'India: di certo un'opportunità che si tramuta però in vincolo, quando si considera lo svantaggio linguistico che emerge anche e non solo al cospetto delle prove standardizzate.

1.2 Territorio e capitale sociale

Opportunità:

La sinergia tra scuola, territorio e stakeholder relativi rappresenta un asset di fondamentale importanza. L’Istituto promuove, in cooperazione con il Comune di Pontinia e con le Associazioni che operano all’interno dello stesso, percorsi didattici orientati all’inclusione, all’integrazione degli alunni con background migratorio e alla lotta alla dispersione scolastica. Coerentemente con i principi declinati nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, ciascuna delle attività contemplate è ispirata dai valori di cittadinanza attiva e responsabile. In tale ottica vengono siglati accordi di partenariato funzionali allo scopo: basti citare ad esempio le iniziative definite nel Curricolo di Educazione Civica che, sviluppate annualmente attorno ad un tema di riferimento (il dono, la legalità…), si dipanano attraverso il coinvolgimento dell’Amministrazione e mobilitando il capitale sociale che a ciascuno di essi meglio sembra corrispondere (i Carabinieri del Corpo Forestale dello Stato per la salvaguardia dell’ambiente, la Polizia di Stato per il contrasto ad ogni forma di discriminazione o violenza, le figure professionali individuate per supportare le progettualità ritenute funzionali all’acquisizione e al consolidamento delle competenze attese). Le famiglie partecipano attraverso gli organi collegiali di riferimento alla vita della comunità educante condividendone presupposti e finalità.

Vincoli:

Diverse sono – a livello macro e micro – le criticità relative al territorio in cui la scuola agisce. I dati ISTAT del 2021 confermano un trend già rilevato negli anni precedenti: la provincia di Latina ha un tasso di disoccupazione pari all’11%, un dato che la pone – nella stessa voce – al di sopra della media nazionale e regionale. Anche il parametro relativo all’immigrazione risulta significativo, con un 9,5% che supera, sia pure di poco, l’8,8% dell’Italia. La somma delle due coordinate incide chiaramente sullo status socio-economico e culturale di riferimento delle famiglie degli studenti che si presenta molto eterogeneo. Al quadro generale si associa quello particolare di un Istituto che si sviluppa “a raggiera” dal centro cittadino alla zona rurale circostante con alcuni dei sei plessi logisticamente distanti l’uno dall’altro, con inevitabili ripercussioni sulla possibilità – molto remota - di cominciare e terminare il primo ciclo d’istruzione all’interno del medesimo Comprensivo.

1.3 Risorse economiche e materiali

Opportunità:

In ciascuno dei plessi dell’Istituto sono presenti le strutture atte a garantire la sicurezza e il superamento delle barriere architettoniche: scale esterne, porte antipanico, rampe o ascensori, servizi igienici per alunni diversamente abili. I dati relativi alle risorse materiali fotografano una situazione positiva per quanto concerne palestre, laboratori e spazi alternativi per l'apprendimento come le biblioteche e le aule smart. Funzionali, alle attività didattiche e non, ambienti come l’aula magna – presente in due plessi – le sale mensa e una cucina interna che provvede al fabbisogno di entrambi i poli scolastici della città di Pontinia. Grazie alla partecipazione ai bandi PON, inoltre, è aumentata, soprattutto nell’ultimo anno scolastico, la dotazione di tablet, schermi touch (presenti in tutte le classi della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado) e di lavagne interattive multimediali (installate nei plessi della Scuola dell’Infanzia) destinati a favorire l’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale. Particolarmente importante il dato relativo agli strumenti specifici (hardware e software) per l’inclusione, cresciuti nel tempo grazie all’adesione a proposte progettuali ad hoc. Con i fondi europei si procederà al restyling green di alcune sedi dell’Istituto che verranno abbellite con la creazione di giardini e orti didattici la cui cura spetterà agli allievi.

Vincoli:

L’impossibilità dei plessi della Scuola dell’Infanzia di disporre di connessione internet rappresenta “la” criticità relativa alla sezione in oggetto. L’Istituto ha ottenuto finanziamenti nell’ambito del Programma Operativo Nazionale per la costituzione di reti locali cablate e wireless nelle scuole, creando così le precondizioni necessarie per dotare gli spazi di apprendimento di un’infrastruttura destinata a cambiare lo stato attuale della situazione, in attesa che vengano superate le difficoltà tecniche che hanno impedito all’Ente locale di corrispondere a quella che è un’esigenza fortemente sentita dall’intera comunità scolastica.

1.4 Risorse professionali

Opportunità:

La continuità dell’azione del Dirigente, dopo anni di reggenza, rappresenta un primo e incontrovertibile punto di forza: la sua costante presenza consente di sviluppare un piano di lavoro a medio-lungo termine attraverso un confronto quotidiano con i professionisti che coordina e, più in generale, con l’utenza che gravita attorno al sistema-scuola. I risultati conseguiti nell’ultimo anno scolastico lo testimoniano chiaramente: diversi sono stati i riconoscimenti ottenuti dall’Istituto per iniziative didattiche ritenute di assoluta qualità. Altro punto a favore è la presenza di un DSGA titolare; l’importanza strategica del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi appare, nei processi contabili della scuola, assoluta. Le caratteristiche dei docenti dell'Istituto rappresentano un fattore decisamente positivo: tutti i dati a disposizione lo evidenziano, anche in rapporto ai territori di riferimento. La tipologia di contratto, con netta prevalenza di insegnanti a tempo indeterminato, la distribuzione per fasce d'età, gli anni di servizio nella scuola tracciano l'identikit di un corpo docente mediamente giovane e, ciò nonostante, stabile per continuità d'insegnamento nell'Istituto. Significativi i dati relativi alle figure professionali specifiche per l’inclusione: oltre alla presenza di un Referente d’Istituto e di una Funzione Strumentale che coordina il gruppo di lavoro ad hoc, appare indicativa la formazione sul tema rivolta ai docenti dell’Istituto per favorire una didattica consapevole e funzionale alle esigenze degli allievi con bisogni educativi speciali. Anche per il personale ATA con contratto a tempo indeterminato si riscontrano numeri sostanzialmente in linea con quelli dei territori di riferimento rispetto alla continuità professionale nell’Istituto.

Vincoli:

Non si rilevano particolari criticità in questa sezione.

ESITI

2.1 Risultati scolastici

Punti di forza:

L’anno scolastico 2021-2022 registra il 100% di studenti ammessi alla classe successiva. Altra evidenza positiva appare quella legata alla percentuale - pari a 0 - degli alunni che hanno abbandonato gli studi in corso d’anno e quella, analoga, degli allievi trasferiti in uscita dall’Istituto. La votazione conseguita dagli allievi impegnati nell’Esame di Stato nell’anno scolastico di riferimento evidenzia una distribuzione omogenea ai diversi livelli, con il 46% dei discenti che concludono il loro percorso nell’Istituto con valutazioni dall’8 al 10 e lode, dimostrando una preparazione solida, al netto delle difficoltà determinate dalla contingenza pandemica.

Punti di debolezza:

Non si rilevano particolari criticità nella sezione analizzata: la lieve contrazione delle valutazioni più alte in uscita e l’incremento di quelle più basse rispetto al precedente Rapporto di Autovalutazione sono presumibilmente ascrivibili all’impatto della didattica a distanza che certamente ha reso meno fluidi i percorsi di apprendimento e le strategie di recupero/potenziamento ad esse correlate.

Valutazione: 7

Motivazione del giudizio assegnato:

I dati a disposizione denotano una corrispondenza piena ai criteri ritenuti di qualità: la percentuale di studenti ammessi alla classe successiva è superiore a quella dei territori di riferimento, non si rilevano abbandoni nel percorso di studio e trasferimenti verso altri Istituti; al contrario si apprezza una quota di allievi in entrata nel corso dell’anno scolastico 2021-2022.

2.2 Risultati nelle prove standardizzate

Punti di forza:

La tornata del 2022 costituisce per le prove del grado 8 un punto di svolta: rappresenta, infatti, il raggiungimento del traguardo individuato nel Piano di Miglioramento, laddove si indicava nei risultati pari a scuole con medesimo indice ESCS l’obiettivo da centrare. In ciascuna delle prove INVALSI affrontate (italiano, matematica ed inglese), gli allievi hanno superato i punteggi di benchmark; la loro performance si riverbera sull’effetto-scuola (l’insieme delle azioni poste in essere dall’Istituto per incidere nei livelli degli apprendimenti) che, in modo particolare in italiano e in matematica, si attesta al quarto livello (leggermente positivo) su una scala di cinque, in progresso rispetto agli anni precedenti. Ciò costituisce indiretta conferma della efficacia delle scelte attuate in sede di progettazione dai docenti: costruzione di unità di apprendimento con compiti di realtà, somministrazione di prove comuni per tutte le classi - dalla prima Primaria alla terza Secondaria di primo grado - per "allenare" gli alunni alla struttura delle prove standardizzate. Nella Scuola Primaria di rilievo assoluto i punteggi – in alcuni casi superiori rispetto ai territori di riferimento- conseguiti dai discenti nella prova di inglese (soprattutto nella parte di listening) al grado 5 e quelli raggiunti in matematica, al grado 2, per due classi dell’Istituto. La correttezza delle procedure – nella fase di somministrazione e in quella di correzione – è testimoniata una volta di più da un cheating di entità trascurabile, quando non pari a 0.

Punti di debolezza:

I punteggi delle prove sono generalmente al di sotto dei parametri di riferimento (Italia, Centro, Lazio), con dati che solo in parte possono essere ascrivibili al background socio-economico e culturale dell’Istituto. Gli esiti denotano una variabilità di punteggi tra e dentro le classi che non porta a risultati omogenei, con performance degli allievi molto diverse in ciascuno dei gradi interessati. Nella Scuola Primaria non è stato ancora raggiunto il target indicato nel Piano di Miglioramento (risultati almeno pari alle scuole con stesso indice ESCS), nonostante i progressi fatti registrare rispetto alle prove del 2021. In matematica, al grado 5, l’effetto-scuola è in media solo se confrontato con quello del Lazio (è leggermente negativo in relazione a Centro ed Italia). Altra criticità si rileva nella distribuzione degli studenti ai diversi livelli: si nota una
progressiva contrazione delle eccellenze e, in modo speculare, un accentuarsi dei discenti alle categorie 1 e 2, quelle per le quali non si verifica corrispondenza tra conoscenze/competenze attese e quelle effettivamente rilevate e per le quali si può parlare di fragilità negli apprendimenti.

Valutazione: 5

Motivazione del giudizio assegnato:

Il punteggio degli studenti coinvolti al grado 8 nelle rilevazioni nazionali è superiore a quello ottenuto nelle scuole con pari indice ESCS, l’effetto sugli apprendimenti riferito all’azione degli insegnanti si conferma positivo e la variabilità tra le classi è inferiore a quella dei territori di riferimento. L’Istituto riconosce ai percorsi INVALSI un valore che va ben oltre la somministrazione delle prove: per questo è stato organizzato a scuola un corso di formazione con le professoresse Mastrogiovanni, Pozio, Lavagno e Tuttobello (che “costruiscono” le prove nazionali di italiano, matematica ed inglese del primo ciclo) finalizzato a comprendere la ratio, le finalità e l’utilità di un approccio metodologico che, spingendo gli allievi alle inferenze, favorisce, in coerenza con le Indicazioni Nazionali, l’acquisizione e il consolidamento delle competenze attese. La bontà delle pratiche didattiche definite e attuate nell’Istituto è implicitamente riconosciuta nella partecipazione – la quarta – di alcuni docenti, in qualità di relatori, ai Seminari che INVALSI organizza annualmente per discutere di dati e della loro importanza anche nei processi di insegnamento/apprendimento.

2.3 Competenze chiave europee

Punti di forza:

Le competenze chiave europee costituiscono l’alfa e l’omega del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Le iniziative didattiche prendono le mosse da temi di cittadinanza che rappresentano il filo rosso del Curricolo di Educazione Civica costruito in verticale a partire dalla Scuola dell’Infanzia. La progettualità, conseguentemente, è orientata all’acquisizione negli alunni degli atteggiamenti corretti (nei confronti di sé stessi, degli altri, dell’ambiente circostante, delle leggi…) nella convinzione assoluta che le soft skills contribuiscono a formare la persona e lo studente quanto le conoscenze che acquisisce e le competenze di cui dispone. I percorsi intrapresi in tal senso costituiscono il campo di elezione privilegiato per le partnership con l’Amministrazione, le Forze dell’Ordine, le Associazioni, gli ospiti: nel contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione, nel sottolineare il valore del bello e del vivere in modo sano si ha l’opportunità di instaurare, come è accaduto negli ultimi anni scolastici, forme di collaborazione con la Polizia di Stato, i Carabinieri Forestali, l’AVIS, l’AIDO, la Protezione Civile, l’Istituto Italiano della Donazione, la Caritas (solo per citare le ultime in ordine cronologico) o per accogliere a scuola figure di spicco della società civile come Dacia Maraini, Edith Fischhof e Valentina Rodini, tre donne straordinarie che si sono confrontate con gli allievi facendoli riflettere sull’importanza di crescere in modo armonico, attribuendo agli atteggiamenti corretti il valore che meritano. Nella didattica quotidiana, l’Istituto dedica attenzione a ciascuna delle aree tematiche nelle quali si dipana il curricolo trasversale di cittadinanza, con particolare cura rivolta al digitale, il cui uso consapevole e responsabile viene incoraggiato offrendo un’ora settimanale di informatica agli allievi della Secondaria di primo grado e con iniziative ad hoc, definite in sinergia tra il Team Digitale e quello di contrasto al fenomeno del bullismo, variante cyber inclusa, funzionali ad una gestione attenta del web. La valutazione delle competenze acquisite si sviluppa attraverso coordinate diverse: il voto di comportamento è espresso tenendo conto non solo del rispetto delle regole ma come parametro per “leggere” anche il senso di responsabilità e lo spirito di collaborazione dei discenti. Già al termine della Scuola dell’Infanzia le famiglie sono messe al corrente, con un documento ad hoc, rispetto al profilo delle competenze acquisite, secondo
un modello che, contestualizzato all’età dei discenti, propone analogie con le certificazioni ministeriali in uscita al termine della Scuola Primaria e della Secondaria di primo grado.

Punti di debolezza:

L'analisi dei dati relativi alla certificazione delle competenze degli alunni dell'Istituto evidenzia come un numero significativo degli stessi non raggiunga ancora livelli pienamente soddisfacenti in alcune o nella maggior parte di esse.

Valutazione: 6

Motivazione del giudizio:

La scuola attribuisce grande importanza all'elaborazione, alla messa in atto e al monitoraggio di iniziative utili a rilevare le attitudini sociali e relazionali, nei diversi passaggi del percorso formativo, dagli alunni. Nel Curricolo Verticale d'Istituto si fa esplicito riferimento alle competenze chiave di cittadinanza come presupposto di base propedeutico al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento propri delle singole discipline. Le attività legate alla progettualità della scuola rappresentano prove autentiche nelle quali gli allievi mostrano capacità di progettazione, comunicazione nei diversi linguaggi e autonomia. La maggior parte degli studenti raggiunge buoni livelli in relazione ad almeno due delle competenze trasversali considerate.

2.4 Risultati a distanza

Indicatori scuola:

Punti di forza:

I dati relativi agli esiti degli studenti in uscita dalla Scuola Primaria e dalla Scuola Secondaria di primo grado fotografano un quadro positivo: lo confermano le percentuali pari al 100% degli ammessi al secondo anno per ciascuno dei due ordini di scuola (con un valore che scende all’87,5% per i discenti che non hanno seguito il Consiglio Orientativo fornito dalla scuola al termine del primo ciclo d’istruzione). Sono numeri che confermano il trend degli anni scolastici precedenti al 2021/2022, quando l’Istituto ha monitorato in maniera sistematica i risultati a distanza degli allievi attraverso una richiesta alle scuole d’approdo anche per verificare l’eventuale corrispondenza tra le valutazioni in uscita e quelle in entrata (prassi interrotta solo nel periodo di emergenza sanitaria).

Punti di debolezza:

I risultati a distanza degli studenti nelle prove standardizzate nazionali nei gradi successivi evidenziano un quadro complessivo con più ombre che luci: fatte salve alcune eccezioni – con punteggi più alti rispetto a quelli dei territori di riferimento – gli esiti non sono in linea con il benchmark, in relazione al quale il gap appare, talvolta, piuttosto importante.

Valutazione: 6

Motivazione del giudizio:

L’analisi dei dati relativi al passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro legittima una valutazione positiva: non si registrano particolari difficoltà nei percorsi di apprendimento degli allievi che hanno
frequentato o frequentano l’Istituto. Gli esiti nelle prove standardizzate nei diversi gradi evidenziano, però, punteggi non sempre superiori a quelli dei territori di riferimento. È questo un dato che va tuttavia contestualizzato anche tenendo in considerazione l’indice ESCS piuttosto eterogeneo dell’utenza, una variabile, questa, che inevitabilmente può incidere nei risultati conseguiti.

PROCESSI - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

3.1 Curricolo, progettazione e valutazione

Curricolo e offerta formativa

Punti di forza:

Il Curricolo Verticale d’Istituto rappresenta il punto di partenza, non solo teorico, ma anche e soprattutto pratico, della progettualità d'Istituto. Declinato facendo esplicito riferimento alle competenze chiave europee, esso si snoda, a partire dalla Scuola dell'Infanzia, attraverso un percorso che, coerentemente con le Indicazioni Nazionali, traccia i traguardi di competenze e gli obiettivi di apprendimento per raggiungere i quali sono indicate le metodologie di lavoro e gli strumenti, valutazione inclusa, atti a favorirne il possesso. Ciascuna delle iniziative didattiche è pensata nella duplice ottica di includere chi, a diverso titolo, si trova in una situazione di svantaggio e di valorizzare i talenti di cui ogni allievo dispone. I dati confermano quanto sovra esposto: rispetto ai territori di riferimento, nella quasi totalità degli indicatori analizzati, l’Istituto corrisponde ai criteri ritenuti di qualità e, tra questi, significativa appare l’attenzione rivolta ai discenti con bisogni educativi speciali, per i quali vengono definiti percorsi e strategie di apprendimento funzionali alle esigenze specifiche di ciascuno di essi.

Punti di debolezza:

Non si rilevano punti di debolezza in questa sezione.

Progettazione didattica

Punti di forza:

Nella scuola agiscono Dipartimenti per cinque aree disciplinari (ambito umanistico, logico-matematico, lingue, linguaggi, inclusione) che, nel corso dell’anno scolastico, monitorano la corrispondenza tra la progettazione prevista e l'effettiva realizzazione della stessa. Sono contemplati momenti di confronto anche all'interno dei singoli plessi e/o per ordini di scuola e vengono calendarizzati incontri di verifica intermedia e finale per rendicontare su quanto avvenuto ed - eventualmente - proporre correttivi in caso di necessità. Le attività dei gruppi di lavoro, costituiti attorno a temi di interesse didattico ed organizzativo, rappresentano un’ulteriore occasione per dare impulso ad iniziative capaci di garantire l’attuazione del Curricolo Verticale o per ricalibrare aspetti della progettazione al fine di migliorare la qualità dei processi di apprendimento. Frequente è il ricorso a prove autentiche o a compiti di realtà che favoriscono nei discenti l’acquisizione delle competenze attese, disciplinari e non.

Punti di debolezza:

Non si riscontrano situazioni critiche in questa sezione.

Valutazione degli studenti

Punti di forza:

La scuola utilizza criteri di valutazione condivisi nell'intero percorso formativo dell'alunno e per ogni singola disciplina di studio. Conseguentemente tutti gli aspetti del Curricolo sono valutati, con particolare attenzione al profilo delle competenze raggiunte al termine della Scuola primaria e del primo ciclo d'istruzione. I docenti costruiscono e correggono, secondo parametri comuni e definiti attraverso descrittori che spiegano a cosa corrisponde il voto ottenuto, prove strutturate che vengono somministrate al termine del primo quadrimestre e alla fine dell'anno scolastico e che prendono spunto anche dalle criticità emerse dall’analisi degli esiti degli alunni nelle prove standardizzate nazionali. La valutazione concorre ad orientare le strategie didattiche intraprese, fornendo uno dei parametri dei quali tenere conto per predisporre i piani di lavoro disciplinari. L’Istituto ha organizzato diverse iniziative di formazione sul tema, anche facendo parte di una rete regionale di scopo.

Punti di debolezza:

Assenti.

Valutazione: 7

Motivazione:

L'Istituto risponde in modo pieno agli standard ritenuti di qualità ed espressi nella rubrica di valutazione.

3.2 Ambiente di apprendimento

Dimensione organizzativa.

Punti di forza:

L'istituto utilizza spazi e tempi in funzione della didattica. La flessibilità oraria consente di articolare l'offerta formativa con attività che permettono di ampliarla. Tutti gli studenti hanno facoltà di usufruire delle strutture presenti nei diversi plessi (aula d'informatica, palestra, biblioteca) che sono affidate a figure di coordinamento che provvedono a segnalare alle docenti preposte eventuali necessità. Le dotazioni tecnologiche all’interno della scuola, attraverso l’adesione a programmi operativi nazionali e/o a bandi ad hoc, sono aumentate in maniera esponenziale nell’ultimo biennio: ogni classe della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado dispone di schermi touch di ultima generazione e nella Scuola dell’Infanzia sono state installate lavagne interattive multimediali con le quali avvicinare i discenti a forme di apprendimento altro. All’interno dei plessi ci sono aule smart pensate come luoghi per organizzare la didattica multimediale, dando attuazione concreta al curricolo digitale.

Punti di debolezza:

Due le evidenze negative dell’ambito analizzato: una connessione internet non sempre di qualità (quando non del tutto assente) e delle biblioteche in cui il patrimonio a disposizione è solo ed esclusivamente di tipo cartaceo.

Dimensione metodologica

Punti di forza:

Le metodologie didattiche vengono condivise dai docenti che ne definiscono aspetti fondanti e linee di sviluppo in sede di Dipartimenti Unitari e nell’applicazione concreta del Curricolo Verticale. Al centro il discente che, fin dalla Scuola dell’Infanzia, viene accompagnato alla scoperta di sé e, progressivamente, di quelle attitudini che lo porteranno consapevolmente a scegliere come proseguire il percorso di studio al termine del primo ciclo d’istruzione. Le strategie di riferimento sono quelle cooperative – con un ampio ricorso al tutoraggio fra pari – con organizzazione aperta delle classi e, quando necessario, lavorando per gruppi di livello con l’obiettivo di favorire il recupero e il consolidamento delle conoscenze attraverso sportelli didattici progettati allo scopo. Particolare attenzione è rivolta all’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali, anche avvalendosi della comunicazione aumentativa alternativa e di altri ausili didattici con i quali rendere più efficaci i percorsi di apprendimento previsti in fase di progettazione iniziale. Il tempo prolungato consente agli alunni della Secondaria di primo grado di sperimentare molteplici attività laboratoriali (teatro, pittura, attività sportiva, musica…) che, per la loro natura esperienziale, costituiscono una delle forme più efficaci di didattica orientativa.

Punti di debolezza:

Non si rilevano particolari criticità in questa sezione.

Dimensione relazionale

Punti di forza:

All’interno dell’Istituto la dimensione relazionale appare complessivamente buona. I dati di riferimento sono quelli di una realtà nella quale non vengono rilevati gravi episodi problematici, quali furti o comportamenti violenti. Ciascuna delle componenti del sistema-scuola (docenti, personale, famiglie, alunni) condivide lo spirito del Patto Educativo di Corresponsabilità, il documento alla base dell’interazione positiva che coinvolge gli attori della comunità educante. La scuola promuove iniziative improntate al rispetto della legalità – con il coinvolgimento attivo del territorio e delle forze dell’ordine – e al contrasto di qualsiasi forma di discriminazione. Diverse sono le attività sportive alle quali si aderisce perché ritenute il contesto più adatto per coniugare l’aspetto della competizione al rispetto dell’avversario. Valore aggiunto per la scuola è la presenza di una risorsa professionale interna che offre a discenti e famiglie, in caso di necessità, uno sportello d’ascolto. Trascurabili, quando non del tutto inesistenti, fenomeni quali assenze ripetute o frequenza irregolare da parte degli studenti: negli sporadici casi contrari, l’Istituto si attiva tempestivamente - coinvolgendo anche l’Ente locale – per garantire il diritto-scuola ad ogni studente.

Punti di debolezza:

Assenti

Valutazione: 7

Motivazione del giudizio:

L'organizzazione di spazi e tempi è funzionale alle esigenze di apprendimento degli alunni. I laboratori, le dotazioni tecnologiche e le biblioteche sono utilizzati da tutti gli studenti. A scuola ci sono diversi momenti di confronto tra docenti sulle metodologie didattiche e si progettano unità di apprendimento con modalità di lavoro cooperative e laboratoriali, anche a classi aperte. L’interazione tra insegnanti, alunni e famiglie è positiva e non si registrano particolari dinamiche problematiche.

3.3 Inclusione e differenziazione

Inclusione

Punti di forza:

L'Istituto elabora il Piano Annuale di Inclusione, un percorso integrato e sinergico definito attraverso il coinvolgimento di diverse componenti (docenti, equipe neuropsicologica, famiglie, operatori sociali, assistenti ed educatori professionali) per il raggiungimento di obiettivi chiari e ben delineati che permettano una reale inclusione dell'allievo con bisogni educativi speciali. La finalità del PAI è quella di corrispondere in modo pieno ed efficace alle necessità formative di tutti gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento o di altro tipo, disagi personali e sociali, stabili o transitori (in tal caso vengono predisposti Piani Didattici Personalizzati). Il PAI e i documenti che da esso derivano (PEI e PDP) sono parte integrante del PTOF e si propongono di favorire l'attuazione di misure capaci di accogliere, includere e valorizzare chi è in condizione di svantaggio. La scuola promuove iniziative di collaborazione con gli Enti locali, condivide con le famiglie un patto di corresponsabilità educativa, aderisce ad iniziative di formazione e/o aggiornamento dei docenti. Tutte le azioni legate all'inclusione e alla personalizzazione vengono costantemente monitorate attraverso gli incontri in itinere del Gruppo di Lavoro per l'Inclusività coordinato dalla Funzione Strumentale che l'Istituto riconosce a quest'area. Nell’ultimo biennio la scuola ha aumentato la dotazione di software specifici per la comunicazione e l’apprendimento degli alunni diversamente abili, per i quali è stato inoltre elaborato un protocollo attraverso cui monitorare costantemente la qualità dell’interazione nella classe in cui sono accolti. In modo speculare sono state redatte, nell’anno scolastico 2021-2022, le linee guida per l’integrazione degli alunni con background migratorio: nell’Istituto agisce una Funzione Strumentale che coordina una Commissione ad hoc alla quale è affidato il compito di suggerire azioni (mappatura dei discenti provenienti da Paesi stranieri, analisi dei bisogni formativi, strumenti e materiali di lavoro per l’alfabetizzazione linguistica…) destinate a garantire nel tempo un inserimento effettivo nella realtà scolastica.

Punti di debolezza:

Non si rilevano criticità in questa sezione

Recupero e potenziamento

Punti di forza

L'Istituto progetta e realizza percorsi per il recupero delle conoscenze facendo ricorso a gruppi di livello all'interno delle classi e/o per classi aperte. Il sistema-scuola a tempo prolungato consente, ai discenti della
Secondaria, di usufruire di sportelli didattici - in orario antimeridiano – nei quali i docenti tutor agiscono elaborando percorsi comuni attraverso i quali corrispondere alle difficoltà palesate dai discenti negli apprendimenti, soprattutto quelli afferenti alle competenze di base. Il medesimo schema teorico e pratico è rivolto agli studenti per i quali sono definite attività di potenziamento, con partecipazione a gare come i giochi matematici e l’utilizzo di piattaforme digitali, ritenute uno strumento utile anche nell’applicazione del PNSD. Particolare attenzione è rivolta agli allievi che manifestano bisogni educativi speciali. Il Consiglio di Classe definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie (rapporto 1:1, attività manipolative, supporti multimediali, lavoro per piccoli gruppi…) più funzionali a realizzare una piena partecipazione di ciascun alunno alle attività didattiche previste.

Punti di debolezza

Non si rilevano particolari criticità in questa sezione.

Valutazione: 7

Motivazione del giudizio:

L’Istituto promuove il rispetto delle diversità e si impegna nella promozione di iniziative sul tema che coinvolgano in modo consapevole l’intera comunità educante. Alle attività di inclusione ed integrazione prendono parte diversi soggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali), compreso il gruppo dei pari. Le proposte didattiche per gli studenti con bisogni educativi speciali sono di buona qualità; la scuola monitora costantemente il raggiungimento degli obiettivi previsti e, quando necessario, definisce le strategie per migliorare la progettualità in essere. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.

3.4 Continuità e orientamento

Continuità

Punti di forza:

L'Istituto delinea e realizza una serie di attività finalizzate a garantire la continuità educativa e formativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. In particolare sono previsti incontri tra docenti per definire le competenze in entrata e in uscita, oltre che per scambiare informazioni utili alla formazione delle classi. Prima che prendano il via le procedure di iscrizione al successivo anno scolastico, gli allievi entrano come ospiti nei plessi che li accoglieranno l'anno seguente come studenti: è un momento significativo che segna un ideale passaggio di testimone tra i discenti che entrano e quelli, impegnati come guide, che li accompagnano nella scoperta di spazi ed attività dei quali diverranno protagonisti. La continuità si esprime inoltre nelle iniziative costruite in verticale dalla Scuola dell’Infanzia alla Secondaria di primo grado, percorsi definiti con la volontà di consolidare il senso di appartenenza all’Istituto, nonostante le difficoltà derivanti dalla presenza di sei plessi dislocati su un territorio piuttosto ampio.

Punti di debolezza:

Non si rilevano situazioni di particolare criticità.

Orientamento

Punti di forza:

La scuola è attiva nel definire percorsi di orientamento per la comprensione, da parte di ogni alunno, del sé e delle proprie attitudini. Ciò avviene, in particolare, attraverso la presentazione agli allievi dei diversi indirizzi di Scuola Secondaria di II grado nelle giornate di apertura del plesso agli Istituti superiori. I docenti sono disponibili ad incontri individuali con gli alunni che chiedono supporto nell'individuare la scuola futura e predispongono un modulo articolato per il Consiglio Orientativo da consegnare agli studenti. Notevoli i dati relativi al 2021/2022: il 100% degli alunni che segue il consiglio orientativo dei docenti è ammesso al secondo anno, una percentuale che scende all’87,5% per coloro che, al contrario, non lo accolgono. Altro dato significativo, rispetto al benchmark, è quello relativo alla corrispondenza tra consiglio orientativo formulato dalla scuola e seguito dagli allievi in uscita dalla Secondaria di primo grado: una percentuale (il 64,7%) superiore ai parametri di riferimento di provincia, regione, nazione.

Punti di debolezza:

Resta da consolidare la didattica orientativa (forse a questo è attribuibile la non piena corrispondenza tra consiglio dei docenti e scelta effettuata dagli alunni al termine del primo ciclo d’istruzione). I contatti con le Scuole Secondarie di secondo grado si limitano, ancora troppo spesso, ad incontri sporadici e privi di reale efficacia, che impediscono di creare le condizioni migliori per agevolare l'ingresso degli studenti nella nuova realtà che li accoglie. Per completezza di analisi è da evidenziare, però, come numerose e dislocate in diverse città vicine siano le scuole d'approdo degli allievi dell'Istituto. Questo rende oltremodo complicata la pianificazione di efficaci azioni per la continuità (allineamento dei curricoli, ad esempio) che necessariamente richiedono incontri costanti.

Valutazione: 6

Motivazione del giudizio:

Le attività descritte presentano margini di miglioramento, soprattutto nella predisposizione e nell'attuazione di azioni condivise con l'altro polo scolastico della città (per la continuità) e con gli Istituti superiori (per l'orientamento). Questo, al di là degli interventi già in essere, renderebbe entrambe le aree analizzate in grado di corrispondere pienamente ai criteri indicati come eccellenti.

PROCESSI - PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Monitoraggio delle attività

Punti di forza:

L'offerta formativa dell’Istituto, approvata in sede collegiale, è a disposizione dell'utenza in versione digitale sul sito della scuola e sul portale del Ministero dell’Istruzione Scuola in Chiaro. Per rendere capillare la comunicazione delle attività in essa presenti, la scuola incontra le famiglie degli alunni già iscritti e di quelli che sono interessati a farlo, spiegando, attraverso le docenti referenti d'area, il senso delle scelte didattico-progettuali effettuate. Il monitoraggio delle attività - strutturato e sistematico - passa attraverso una serie di
strumenti che consentono, in itinere e al termine dell'anno scolastico, di valutare l'efficacia dei progetti intrapresi, con un’attenta verifica della corrispondenza tra obiettivi definiti in fase di programmazione e risultati effettivamente raggiunti. Ciò avviene, nello specifico, con la compilazione di una scheda di rendicontazione sulle iniziative messe in atto nella quale è richiesta un'autovalutazione sugli esiti dei processi didattici e, più in generale, gestionali avviati. Tale procedura prevede una duplice modalità operativa: interna - con gli incontri di Staff e le relazioni delle Funzioni Strumentali, dei Referenti dei diversi progetti, dei Responsabili di plesso - ed esterna, con il coinvolgimento delle famiglie negli organi collegiali (Consigli di Classe, Consiglio d’Istituto) che le rappresentano. I gruppi di lavoro (Nucleo Interno di Valutazione, Commissione PTOF, Continuità e INVALSI, GLI, Integrazione Alunni con background migratorio, Team Digitale) concorrono ad analizzare le eventuali criticità rilevate e, nel confronto con i docenti tutti, si attivano per la formulazione di proposte finalizzate al superamento delle stesse.

Punti di debolezza:

Non si rilevano particolari criticità in questo ambito.

Organizzazione delle risorse umane

Punti di forza:

La scuola ha individuato, sulla base di candidature e piani di lavoro presentati e approvati con delibera collegiale, cinque aree e altrettante Funzioni strumentali che supportano con la loro azione i processi didattici e organizzativi definiti nel quadro dell'offerta formativa. Gli ambiti di azione sono quelli legati al PTOF, alla Valutazione, alla Continuità e all'Orientamento, all'Inclusione di alunni con bisogni educativi speciali e all’Integrazione di discenti con background migratorio; ognuno di essi è coordinato da una figura di riferimento. L'Istituto ha un animatore digitale, al quale è affiancato un team che ha ultimato la fase di formazione prevista. Le responsabilità e i compiti dei docenti che hanno incarichi specifici sono stabiliti in modo chiaro e le azioni intraprese sono rendicontate attraverso incontri collegiali o dipartimentali in cui si monitora quanto in essere. Anche il personale ATA (tecnici amministrativi e collaboratori scolastici) opera nel sistema secondo una precisa definizione di ruoli e competenze.

Punti di debolezza:

Non si rilevano particolari criticità in quest’ambito.

Gestione delle risorse economiche

Punti di forza:

Le risorse economiche indicate nel Programma Annuale sono utilizzate coerentemente con quanto espresso nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa. I progetti attivati, approvati in sede di Collegio Docenti e di Consiglio d'Istituto, rispondono in primo luogo all’esigenza di favorire, nei discenti, l’acquisizione delle competenze di cittadinanza attiva e responsabile. Per corrispondere in tal senso, prioritario, nell’anno scolastico 2021-2022, è parso investire sulla formazione dei docenti ai quali è stato proposto un percorso di aggiornamento sulle nuove tecnologie da intendersi come opportunità didattica per avvicinare gli studenti ad un uso consapevole e attento del web.

Punti di debolezza:

La numerosità delle proposte progettuali attivate nell’anno scolastico 2021/2022 – e la spesa media per ciascuna di esse – non è in linea con i parametri dei territori di riferimento. Il dato, però, è anche la conseguenza di una scelta fatta in fase di programmazione, quella cioè di accorpare diverse attività integrative dell'offerta formativa in un'unica scheda di progetto e/o di elaborare-aderire a percorsi senza alcuna spesa aggiuntiva per l’Istituto.

Valutazione: 7

Motivazione del giudizio:

L'Istituto risponde in modo pieno agli standard ritenuti di qualità ed espressi nella rubrica di valutazione.

3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Formazione

Punti di forza:

L'istituto ha promosso nel tempo l'organizzazione, la realizzazione e la partecipazione dei docenti e del personale ATA ad una serie di corsi coerenti, per temi e finalità, con quanto espresso nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa e nei documenti in esso contenuti, tra tutti il Piano di Miglioramento, in risposta alle criticità rilevate nel Rapporto di Autovalutazione. Le esigenze del personale – raccolte in modo strutturato e sistematico – sono state soddisfatte anche mediante il ricorso alla formazione on line con l'unica irrinunciabile conditio sine qua non della coerenza delle stesse con le aree indicate nel PTOF. Di rilievo, nell’anno scolastico 2021-2022, l’attenzione dedicata all’inclusione, con una serie di incontri sul tema, oltre ad un percorso di teoria e pratica sulle potenzialità di strumenti digitali in grado di integrare e valorizzare la didattica e la partecipazione di alcuni docenti dell’Istituto ad un’iniziativa organizzata dall’Accademia dei Lincei, attraverso cui favorire l’acquisizione di nuove metodologie capaci di creare una virtuosa connessione tra tradizione e innovazione. Ciò dovrebbe garantire, nel tempo, una ricaduta efficace nell'attività didattica ed organizzativa della scuola.

Punti di debolezza:

Rispetto ai territori di riferimento le attività di formazione previste per i docenti nel Piano relativo sono, per numerosità, inferiori. Il dato va però interpretato alla luce della volontà, condivisa in sede collegiale, di investire in percorsi mirati che, di anno in anno, contribuiscano a favorire nei docenti l’acquisizione di strumenti e metodologie in aree ritenute strategiche: nel 2021/2022 le priorità, in tal senso, sono state ritenute l’inclusione e il digitale.

Valorizzazione delle competenze

Punti di forza:

La scuola raccoglie nel fascicolo personale le esperienze formative ed i corsi frequentati dai docenti. Gli incarichi vengono assegnati previa domanda degli interessati e dopo l'analisi e la valutazione - da parte del Collegio Docenti - dei curricola vitae presentati. La scuola valorizza le professionalità interne, affidando ad esse percorsi di aggiornamento o incarichi specifici, come nel caso dello sportello di ascolto per discenti e docenti.

Punti di debolezza:

Il grado di partecipazione al modello organizzativo della scuola risulta non omogeneo: auspicabile sarebbe un coinvolgimento capace di garantire un ricambio maggiore negli incarichi di responsabilità.

Collaborazione tra insegnanti

Punti di forza:

La scuola favorisce la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro su temi quali didattica, valutazione, inclusione/integrazione, continuità e digitale attraverso Commissioni che, con numero variabile, supportano le iniziative di Istituto in fase di progettazione e realizzazione. I documenti e i materiali prodotti vengono discussi negli incontri di Dipartimento prima di approdare in sede collegiale per l'eventuale approvazione. Gli stessi sono a disposizione dei docenti e, più in generale, dei portatori d’interesse sul sito d'Istituto.

Punti di debolezza:

Non sempre risulta agevole la comunicazione con i docenti tutti rispetto ai lavori delle Commissioni, nonostante la pubblicazione sul sito dei verbali di ciascuno degli incontri previsti. La struttura dell’Istituto, con sei plessi che agiscono su un territorio piuttosto ampio, non agevola in tal senso.

Valutazione: 6

Motivazione del giudizio:

Nell'anno scolastico di riferimento la scuola ha proposto e realizzato iniziative di aggiornamento di qualità coerenti con i bisogni formativi definiti in sede di autovalutazione d'Istituto e conseguente Piano di Miglioramento. Le modalità adottate dalla scuola per valorizzare il personale sono chiare e gli incarichi sono distribuiti con procedure trasparenti e condivise. Nell'Istituto sono presenti diversi gruppi di lavoro che, per aree specifiche di riferimento, elaborano materiali di supporto all’azione docente. Dopo l’approvazione collegiale, essi contribuiscono a determinare un miglioramento delle pratiche didattiche ed organizzative già in essere all’interno della scuola.

3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Collaborazione con il territorio

Punti di forza:

La nascita di un Tavolo Tecnico di Coordinamento, aperto alla partecipazione di rappresentanti del sistema scuola-famiglie-amministrazione comunale, appare la sede privilegiata per discutere e progettare, anche con l’altro polo scolastico del Comune di Pontinia, una serie di iniziative che possano aumentare la qualità dei percorsi didattici e organizzativi attuati, attraverso una consapevole e condivisa unione d’intenti tra chi, a diverso titolo, opera nel tessuto sociale di riferimento. Nell’anno scolastico 2021-2022 l’Istituto ha aderito ad una rete di scopo dedicata alla realizzazione del Piano Nazionale Scuola Digitale con l’obiettivo di garantire il miglioramento delle pratiche didattiche ad esso relative. Altri accordi con Istituti del territorio sono stati formalizzati per corrispondere alle esigenze formative del personale, per la partecipazione a progetti nazionali (come il Piano Triennale delle Arti), per aderire a bandi specifici per azioni collegate ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Consolidate nel tempo le collaborazioni con alcune Università del Lazio per i percorsi di tirocinio formativo attivo rivolti ai futuri docenti.

Punti di debolezza:

La partecipazione a reti di scuole non è ancora strutturata in modo sistematico.

Coinvolgimento dei genitori

Punti di forza:

La presenza dei genitori nella vita scolastica, dati alla mano, può essere definita di apprezzabile qualità, come dimostra anche la costituzione di un Comitato che coinvolge un cospicuo numero di partecipanti. Ciò si traduce nella possibilità di avvalersi del supporto delle famiglie nell'organizzazione di manifestazioni e, più in generale, nelle dinamiche che interessano la vita della comunità scolastica. I genitori condividono il Piano Triennale dell'Offerta Formativa e partecipano al funzionamento della scuola attraverso la firma del Patto di Corresponsabilità e l'adesione al Regolamento d'Istituto. Le iniziative didattiche legate alla valorizzazione delle competenze di cittadinanza rappresentano l’occasione privilegiata per coinvolgere l'utenza attraverso momenti di incontro/confronto funzionali allo scopo.

Punti di debolezza:

La partecipazione formale delle famiglie alla vita scolastica non corrisponde appieno ai criteri di eccellenza. Lo si nota, ad esempio, dal dato percentuale dei votanti alle elezioni del Consiglio d’Istituto, che appare piuttosto basso e comunque inferiore a quello fatto registrare nei territori di riferimento.

Valutazione: 6

Motivazione del giudizio:

La scuola ha avviato/consolidato la costituzione di accordi di rete finalizzati al miglioramento dell'offerta formativa e la partecipazione ad iniziative - con essa coerenti - aperte alla collaborazione con l'amministrazione locale e i soggetti esterni individuati per valorizzarle. Tali attività favoriscono l'interazione con le famiglie la cui modalità di coinvolgimento appare buona, ma non ancora eccellente.

4 IL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

4.1 Come è composto il Nucleo di autovalutazione che si occupa della compilazione del RAV?

Dirigente Scolastico

Docente SSIG primo collaboratore DS/Referente INVALSI d’Istituto

Docente SSIG secondo collaboratore DS/Animatore Digitale

Docente Scuola Primaria Funzione Strumentale al Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Docente SSIG Funzione Strumentale alla Valutazione/Autovalutazione d’Istituto

Docente SSIG Coordinatore Curricolo Verticale Educazione Civica

Docente Referente plesso Scuola dell’Infanzia

Il Nucleo Interno di Valutazione, coordinato dal Dirigente Scolastico, garantisce la rappresentanza di almeno un docente per ordine di scuola e si avvale delle figure professionali che, per ruoli presidiati all’interno dell’Istituto, paiono più funzionali all’analisi richiesta.

Da quante persone è composto il NIV?

7

Nella fase di lettura degli indicatori e analisi dei dati della scuola quali problemi o difficoltà sono emersi?

Nessuna

Nella fase di interpretazione dei dati e espressione dei giudizi quali problemi o difficoltà sono emersi?

Non tutti i dati necessari all’analisi delle diverse parti del RAV sono stati resi disponibili. Tale criticità ha di fatto determinato l’impossibilità di comparare la situazione dell’Istituto con quella dei territori di riferimento, rendendo la lettura effettuata priva di importanti puntelli a cui ancorarla. Inevitabile, poi, considerare alcuni indicatori relativi all’anno 2021/2022 non utilizzabili, perché di fatto già resi tali: è il caso del profilo del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che non corrisponde, per caratteristiche specifiche, a quello indicato allora nel Questionario Scuola. In situazioni analoghe, il Nucleo Interno di Valutazione ha quindi “attualizzato” i parametri, commentandoli alla luce della situazione in essere.

5 INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ

5.1.1 Priorità

ESITI DEGLI STUDENTI - B) RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE

Descrizione della priorità:

1) Migliorare i risultati di italiano, matematica e inglese nelle rilevazioni standardizzate INVALSI.

Descrizione del Traguardo: Raggiungere i punteggi nazionali nelle prove di italiano, matematica e inglese

5.1.2 Motivazione

Le prove nazionali INVALSI continuano ad essere il fulcro attorno al quale individuare il traguardo del prossimo triennio e i processi attraverso i quali si ritiene possibile centrarlo. L’analisi dei dati alla voce Esiti evidenzia, infatti, la necessità di continuare il percorso già avviato nel periodo 2019/2022, cambiando però – almeno in parte – l’obiettivo finale. Conseguentemente il punto di riferimento non saranno più i risultati ottenuti nelle scuole con identico indice ESCS (il target è stato già superato al grado 8), quanto la progressiva corrispondenza con gli esiti nazionali in ciascuna delle prove nei tre gradi previsti per il primo ciclo d’istruzione. Va da sé che, in caso di successo, l’auspicato effetto collaterale potrebbe essere quello di una distribuzione più omogenea degli alunni nelle diverse categorie di punteggio, con uno scivolamento dai parametri più bassi a quelli ritenuti adeguati e/o d’eccellenza, valorizzando così le strategie che sono state, a tal fine, delineate nell’Istituto.

5.2 Obiettivi di processo

Area di processo - A) Curricolo, progettazione e valutazione

Descrizione dell'obiettivo di processo: Attuazione di una didattica per competenze

Area di processo - E) Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Descrizione dell'obiettivo di processo: Valorizzazione di una didattica cooperativa e laboratoriale

Area di processo - G) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Descrizione dell'obiettivo di processo: Partnership con soggetti operanti sul territorio e coinvolgimento attivo delle famiglie nella progettualità dell'Istituto.

“Tradurre nella realtà il termine competenza declinato secondo innumerevoli definizioni teoriche potrebbe rappresentare la chiave di volta anche per il conseguimento degli obiettivi delineati come prioritari per favorire il miglioramento degli esiti degli alunni nelle prove standardizzate. Che non appaiono molto dissimili, per ciò che chiedono e per come lo chiedono, a quanto una didattica orientata al raggiungimento di competenze potrebbe/dovrebbe fare: spingere al ragionamento dimostrando capacità di applicare una conoscenza in un contesto dato. Per questo, e senza stravolgere la didattica tradizionale, si propongono come obiettivi di processo tutti quelli che, operativamente e non, siano in grado di valorizzare forme altre di apprendimento che, per giunta, si conciliano con la vocazione dell'Istituto, da sempre aperta alla sperimentazione di attività cooperative e laboratoriali. Nei Dipartimenti Unitari verranno progettate piste di lavoro che si sviluppano dalla Scuola dell'Infanzia attorno ad un tema coerente con il Curricolo di Educazione Civica, dedicando ad esso, nelle diverse fasi di attuazione, momenti di monitoraggio delle azioni intraprese. La formazione rappresenta il tassello conclusivo per supportare le risorse interne che, in tal modo, saranno ulteriormente valorizzate”. Il Nucleo Interno di Valutazione concludeva così la parte proattiva del RAV relativo al triennio 2019-2022. Per quanto diverse siano state le attività progettate e portate a termine per corrispondere a quella dichiarazione d’intenti, si riconosce alle parole utilizzate allora una coerenza assoluta – e una conseguente attualità – con i traguardi indicati e con le azioni da intraprendere nel prossimo triennio per raggiungerli.

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