IC MANFREDINI PONTINIA

Intitolazione Aula Magna a Rita Cernuto

Una cerimonia toccante e partecipata. L’intitolazione dell’Aula Magna della Scuola Secondaria di primo grado Manfredini alla professoressa Rita Cernuto, presenza umana e professionale unica, per anni figura di riferimento del plesso, primo docente vicario dell’Istituto Comprensivo, ha rappresentato per la comunità scolastica di Quartaccio un momento che rimarrà nella memoria. A ricordare Rita, dopo i saluti istituzionali del Dirigente Scolastico, la dottoressa Michela Zuccaro, sono stati coloro che per anni hanno condiviso con lei la quotidianità di un lavoro vissuto con una profonda etica mai disgiunta da un affetto sincero per chi – discente, famiglia, collega o collaboratore che fosse – ha avuto la fortuna di incontrarla. Intenso il ricordo della Preside (come ama essere definita) Liliana Abbate che ha raccontato come alla professoressa Cernuto vada riconosciuto il merito straordinario di aver creduto fin da subito nella possibilità di sperimentare una didattica innovativa e capace di includere, con il valore aggiunto di aver creato dei legami affettivi – e un senso di appartenenza unico – che sono sopravvissuti alla sua prematura scomparsa. A rendere più emozionante il momento la presenza delle famiglie Truini e Morosillo a cui la professoressa Ogliari ha consegnato, a nome di tutti i docenti presenti, un piccolo dono in memoria di Giacomo, Matteo e Riccardo, tre dei ragazzi che troppo presto ci hanno lasciato, ma che continuano a vivere in quei corridoi che da studenti hanno più volte attraversato, e della signora Lorella Guerrieri, collaboratrice scolastica. A scoprire il velo e a mostrare la targa dedicata al Rita la sua famiglia: il marito Nino, il figlio Luigi e il fratello Stelvio che ringraziamo di cuore per esserci stati.

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Nelle foto alcuni momenti dell’intitolazione dell’Aula Magna del plesso Manfredini alla professoressa Rita Cernuto e la targa che la ricorda.

Da che parte stare - incontro con la dott.ssa Paola Orsini

Il percorso legalità intrapreso dagli allievi dell’Istituto ha vissuto un altro momento significativo. In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne, a varcare la soglia del plesso Manfredini è stata la dott.ssa Paola Orsini, esperta di filologia dantesca. Con lei, e alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Pontinia, l’avvocato Maria Rita D’Alessio, gli allievi si sono confrontati sul concetto di amore, nell’accezione di significato che la parola dovrebbe sempre esprimere e sulle forme terribili di prevaricazione e possesso che ancora troppo spesso assume. La Commedia, inesauribile fonte di ispirazione e capolavoro senza tempo, ha costituito in tal senso un’interessante chiave di lettura attraverso una riflessione incentrata sulle figure femminili che popolano l’universo dantesco. Prima fra tutte Francesca da Polenta, la cui vicenda di sopraffazione e morte violenta imposta dal marito Gianciotto Malatesta ha portato gli allievi a cogliere le storture di una volontà negata e piegata alla ragion di Stato (il matrimonio combinato era – e purtroppo talvolta è – una strategia politica o economica) e la furia omicida che si abbatte a punire chi ha osato tradire i vincoli imposti. Altro aspetto evidenziato dalla dottoressa Orsini è stato quello relativo all’8 marzo: un giorno che per convenzione è dedicato alla donna, ma del quale è necessario cogliere il senso più profondo (a partire dalla conoscenza degli avvenimenti storici alla base della ricorrenza) che è nel tradurre in gesti concreti e quotidiani la considerazione e il rispetto che a ciascuno degli esseri viventi dovrebbero essere naturalmente connaturati.

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Nelle foto due momenti dell’incontro tra la dottoressa Paola Orsini e gli alunni dell’Istituto.

Dalla parte dell'ambiente - Ufente, un fiume a 5 sensi

Sono la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del territorio le ulteriori linee di sviluppo del progetto d’Istituto Da che parte stare. L’ambiente e la difesa dello stesso sono stati affidati alla sensibilità e alla cura dei bambini, in particolare ai settantuno che frequentano il plesso Cotarda della Scuola dell’Infanzia. Sono loro – e le rispettive maestre – i protagonisti assoluti del progetto Ufente, un fiume a 5 sensi, un percorso di emozioni e didattica laboratoriale, nato da una proposta elaborata in partnership con l’Istituto Comprensivo Valerio Flacco di Sezze, oltre che con le rispettive amministrazioni comunali. Fulcro dell’intera iniziativa – finanziata allo scopo dalla Regione Lazio – è quella di favorire nei discenti un’immediata consapevolezza dell’importanza dell’acqua, risorsa preziosa e vitale, (ri)scoprendo il ruolo dei fiumi, a partire da quello che si protende in prossimità della frazione di Pontinia e che diventerà, per i piccoli di Cotarda, un silenzioso ma fedele compagno di viaggio. Per presentare i significati e le modalità operative attraverso cui si dipanerà l’intera esperienza di gioco-studio è stata organizzata una giornata-evento nel cuore del Comune setino che ha aperto le porte del Centro Sociale Calabresi alle comunità educanti coinvolte. Un appuntamento a cui il nostro Istituto ha aderito con entusiasmo, rivelando, attraverso la presenza contemporanea dei bambini, delle famiglie e delle docenti, il valore assoluto dell’alleanza tra scuola, genitori e ente territoriale, rappresentato nella circostanza dal Delegato all’Istruzione, l’avvocato Romina Realacci, e dalla Consigliera Fabiana Cappelli. Proprio su questo aspetto si è concentrato l’intervento del Dirigente Scolastico, la dottoressa Michela Zuccaro, che ha sottolineato il pregio di un’idea che ha saputo far convergere in sé i temi della cittadinanza attiva e responsabile in un’ottica di collaborazione con realtà territoriali e scolastiche unite dalla medesima volontà di ispirare il rispetto nei confronti della natura nelle diverse forme con le quali si palesa ai nostri occhi.

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Nelle foto, i lavori realizzati dai bambini dedicati al fiume Ufente e un momento dell’intervento del Dirigente Scolastico in occasione della presentazione del progetto a Sezze.

Da che parte stare - incontro con Walter Veltroni

Una giornata da incorniciare. Per l’intera comunità educante dell’Istituto Comprensivo Manfredini di Pontinia l’incontro con lo scrittore e regista Walter Veltroni si è rivelato un momento di straordinario valore didattico ed educativo. Dopo il saluto del Dirigente Scolastico, dottoressa Michela Zuccaro, e alla presenza di diversi rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, i ragazzi hanno introdotto il confronto con Veltroni mostrando un video - realizzato per l’occasione – attraverso il quale raccontare all’importante ospite il progetto Da che parte stare, un percorso dedicato al concetto di legalità declinato in diversi campi d’applicazione. Proprio per la sensibilità e l’attenzione rivolta al mondo dei bambini e degli adolescenti, gli alunni si sono aperti all’autore di  libri come Tana libera tutti, la biografia di Sami Modiano, di docufilm (I bambini sanno) capaci di portare all’attenzione dei grandi i pensieri e le sorprendenti intuizioni dei più piccoli, e articoli nei quali emerge con lucida consapevolezza la difficolta di un’interazione autentica tra gli adulti e i ragazzi in una fase come quella attuale in cui le conseguenze della pandemia e le tensioni geopolitiche contribuiscono, al di là delle reciproche intenzioni, a erigere barriere difficili da aggirare. Un’ora di dialogo sincero ed intenso, attraverso il quale Veltroni, rispondendo alle domande dei discenti, li ha esortati ad avere fiducia nel futuro, investendo nel sapere e lasciando alle emozioni lo spazio che meritano, sempre e comunque. Una lezione di vita (e di stile) che resterà nella memoria dei partecipanti a cui l’ex sindaco di Roma ha ricordato il valore della memoria storica e la necessità di impegnarsi, tutti – nessuno escluso -, se davvero si vuole offrire ai ragazzi un futuro che non sia quello che molti di loro percepiscono oggi, un posto, cioè, dove il disinteresse e la superficialità di chi li circonda non li porta a vedere nulla di buono.   

Nelle foto alcuni momenti del dialogo odierno tra Walter Veltroni e gli alunni dell’Istituto.

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Un no deciso ad ogni forma di bullismo

I discenti dell’Istituto Comprensivo Manfredini hanno sfilato compatti – da Piazza Roma a Piazza Pio VI - per affermare, una volta di più, la ferma volontà di rispettare sé stessi e gli altri, bandendo qualsiasi atteggiamento che si discosti dal vivere una cittadinanza attiva e responsabile. Una marcia colorata, guidata dal Dirigente Scolastico e dal Delegato all’Istruzione, l’avvocato Romina Realacci, e valorizzata dalla presenza importante delle famiglie degli allievi, a suggellare metaforicamente e concretamente l’alleanza tra ragazzi ed adulti per stare dalla parte giusta delle cose. Significativo l’evento conclusivo della giornata, con le classi della Scuola Primaria e Secondaria chiamate sul sagrato della chiesa di Sant’Anna – a tal proposito un grazie sentito va al viceparroco Padre Nicola per aver assecondato con grande disponibilità la richiesta della scuola di usufruirne – a “comporre” con i cartelloni appesi sui loro corpi Il manifesto delle parole peNsate, un vero e proprio vademecum in 15 regole da seguire per vincere il fenomeno del bullismo, anche e soprattutto nella variante cyber. Momento clou dell’evento il falsh-mob finale: un ballo armonico e collettivo a simboleggiare un ideale abbraccio capace di unire ciascuno dei partecipanti alla manifestazione.

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Nelle foto, un momento della manifestazione e il Manifesto delle parole peNsate.

Nell’area del sito dedicata al contrasto al fenomeno del bullismo il report per immagini dell’iniziativa.